Partecipazione e benessere degli studenti

Gli studenti non sono i destinatari o, tanto meno, i “clienti” dell’università, ma ne sono i co-protagonisti. In tale prospettiva, la Governance si impegnerà a sviluppare momenti di ascolto e confronto, anche informali, con gli studenti ed i loro rappresentanti, finalizzati ad analizzare problematiche e nuovi progetti.

Così come devono essere potenziati gli ambiti già presenti di ascolto e dialogo. In questo senso, le commissioni paritetiche docenti-studenti devono potere funzionare effettivamente in ogni corso di laurea.

L’Università di Pavia deve poi sempre meglio intercettare le domande che provengono da coloro che saranno i nostri futuri studenti. La mia candidatura è mossa dal forte desiderio di coinvolgere la nuova generazione di ragazzi ora alle scuole medie e che si stanno affacciando all’università. L’obiettivo è riuscire ad interpretare al meglio le loro esigenze di formazione, al fine di costruire persone consapevoli e mature in grado di contribuire allo sviluppo della società in tutti i suoi ambiti. La comunità accademica per prima deve rispondere alle questioni che un neo-diplomato si pone: sulla stessa utilità di accedere all’università e sull’adeguatezza di ogni nostro corso di laurea a livello di contenuti e di modalità organizzative.

Un aspetto chiave è l’inclusione. Nessun giovane meritevole e desideroso di accedere all’università, e alla nostra università in particolare, dovrà rimanere escluso per ragioni legate al reddito familiare. L’Università di Pavia, anche per il contributo offerto dalle rappresentanze studentesche, è all’avanguardia nell’affrontare queste problematiche e già oggi il 30% dei nostri studenti è esentato dal pagamento delle tasse. L’Italia è uno dei paesi europei con il più basso numero di laureati rapportato alla popolazione complessiva. Non solo accogliere e accompagnare alla laurea è doveroso sotto il profilo umano, ma è anche cruciale per la crescita della società. Mi impegnerò in questa direzione, e con tutti i mezzi che si presenteranno, per coniugare inclusione e merito.

Seguendo questa linea di pensiero, è con forte senso di responsabilità che va sancita l’eventuale necessità di un limite massimo al numero di matricole ammissibili a determinati corsi di laurea, e ciò solo quando la disponibilità di strutture (aule e laboratori) si riveli inadeguata o non si disponga della quantità minima di docenti prescritta dalle direttive ministeriali. In tali eventualità, il numero programmato, se e quando necessario, va stabilito al massimo livello consentito dalla normativa.

I corsi di laurea, caratterizzati da rapidi e significativi incrementi di matricole, vedono spesso aumentare il tasso di abbandono degli studi durante il primo anno di frequenza. Questo rende più urgente una riflessione sulla reale efficacia di lezioni impartite ex cathedra in modo tradizionale. A tale fine, al crescere del numero di studenti presenti in aula, vanno sperimentate tecniche in grado di coinvolgere al meglio e catturare l’attenzione. Esperienze in corso in altre valide università italiane e straniere vanno analizzate e, quando utili, recepite.

L’attenzione verso gli studenti ha nel supporto al cosiddetto “placement” un momento di importanza strategica. Grande attenzione sarà dedicata alle relazioni con imprese, enti ed istituzioni che possano rappresentare luoghi di formazione o di impiego al termine degli studi. Al di là degli appuntamenti che coinvolgono tutto l’Ateneo, saranno sostenuti eventi quali giornate di approfondimento con Aziende o gruppi di Aziende organizzate da specifici corsi di laurea.

Uno sforzo ulteriore va poi effettuato per rendere accessibile a tutti i nostri studenti una formazione avanzata nella lingua inglese, indipendentemente dalla sua previsione nel percorso di studio. In tale prospettiva, va potenziata e meglio calibrata l’offerta del Centro Linguistico.

Gli spazi delle Biblioteche rappresentano sempre più luoghi frequentati dagli studenti. Dati raccolti di recente evidenziano l’efficacia dello studio in luoghi condivisi. Sarà pertanto considerata l’opportunità di un’ulteriore estensione degli orari di apertura e ne sarà verificato il gradimento degli studenti attraverso il rilevamento dei tassi di frequentazione. I momenti ricreativi, culturali e sportivi che coinvolgono gli studenti vanno incoraggiati e continuerà ad essere sostenuta l’organizzazione di eventi su proposta diretta delle Associazioni studentesche.