Chi sono

Laurea a Pavia nel 1991.

Professore Ordinario di Ingegneria Elettronica dal 2006.

In breve

Ho ottenuto il Diploma di Maturità classica nel 1985, la Laurea in Ingegneria Elettronica nel 1991 ed il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettronica ed Informatica nel 1995.

Nel 2003 ho ricevuto il premio come co-autore del miglior lavoro pubblicato sulla rivista di riferimento internazionale per la microelettronica.

Ho partecipato a sei progetti di ricerca, finanziati attraverso bandi europei. Sono fellow e distinguished lecturer di IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers).

Dal 2006 sono Direttore scientifico di un laboratorio, congiunto tra STMicroelectronics e l’Università, che ha erogato più di cento borse di studio per laureati.

Sono stato Vice-Preside della Facoltà di Ingegneria e ProRettore alla terza missione dell’Università.

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Building a biotech cluster: the MedCity experience

Visione

Il futuro del nostro Ateneo va costruito con fiducia e coesione.

È il momento di una riflessione profonda e condivisa per posizionare l’Università di Pavia su basi solide che possano spingerci ben oltre i sei anni a venire.

Esigenze di nuove professionalità si profilano e le giovani generazioni devono potere avere gli strumenti per affrontare al meglio il mondo di domani, grazie ad un’offerta formativa di qualità e all’altezza dei tempi.

Accelerazione e competizione crescenti nella ricerca richiedono dinamismo e rapidità nelle nostre azioni.

La nostra comunità accademica ha in sé le competenze e le energie per una proposta ambiziosa in grado di rafforzare didattica e ricerca e, insieme, catalizzare progettualità sul territorio, sviluppare relazioni positive con il mondo del lavoro e rendere più diffusa ed incisiva la nostra presenza internazionale.

Φιλοκαλοῦμέν τε γὰρ μετ’ εὐτελείας καὶ φιλοσοφοῦμεν ἄνευ μαλακίας• πλούτῳ τε ἔργου μᾶλλον καιρῷ ἢ λόγου κόμπῳ χρώμεθα, καὶ τὸ πένεσθαι οὐχ ὁμολογεῖν τινὶ αἰσχρόν, ἀλλὰ μὴ διαφεύγειν ἔργῳ αἴσχιον.

Amiamo il bello senza sfarzo e ci dedichiamo al sapere senza cedere alla vita comoda; la ricchezza ci serve più per l’opportunità delle iniziative che offre che per vantarci a parole, e ammettere la propria povertà non è vergognoso per nessuno, mentre è ben più vergognoso non cercare di superarla con il lavoro.

Tucidide, La guerra del Peloponneso, II, 40, 1.

Notizie

Materiali e segnalazioni sul mondo dell’Università di Pavia.
3 aprile 2019
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