Biblioteche e Sale studio

Le tecnologie digitali hanno cambiato completamente il rapporto tra i ricercatori e le biblioteche. In area medica, nel settore dell’ingegneria e nelle scienze “dure”, la disponibilità della quasi totalità di riviste scientifiche in formato elettronico ha drasticamente ridotto la frequentazione degli spazi bibliotecari a scopo di consultazione e prestito.

Nell’ambito umanistico e sociale, i ricercatori, viceversa, fanno ancora significativo riferimento a riviste e libri cartacei. Pertanto va assicurato un rapido ed efficace accesso al patrimonio esistente, insieme al suo costante aggiornamento. A tale fine, va avviata, immediatamente ad inizio mandato, una riflessione volta a razionalizzare il servizio e la struttura organizzativa.

Con il recupero di Palazzo San Tommaso che ha richiesto purtroppo molto tempo, troppo rispetto alle esigenze di un luogo di studio e ricerca, si apre una fase importante in cui va assicurata agli studiosi una gestione efficiente della Biblioteca ed un rinnovo dei volumi di interesse. Per quanto riguarda le scienze giuridiche, politiche e sociali occorre un nuovo progetto relativo alle sedi da dedicare alla conservazione e sviluppo del patrimonio librario. Veniamo da una lunga tradizione che rischia di essere dispersa, mentre un rinnovato sostegno e nuovi spazi potrebbero dare un rilevante beneficio anche alla ricerca.

Il Centro Manoscritti della nostra Università è un grande patrimonio, unico nel panorama nazionale ed internazionale, e deve rappresentare un orgoglio collettivo. Saranno predisposti spazi adeguati e va rinnovato nella sua dimensione naturale, quella della ricerca, ma anche convintamente pensato come luogo fruibile da non esperti, che si tratti di studenti o cittadini interessati.